Le 9 Ie regole per una corretta composizione fotografica
Oggi approfondiamo le 9 Regole che possono aiutarvi a realizzare una immagine solida e corretta dal punto di vista della composizione
- La Regola dei Terzi
- Le Linee Guida
- Le Diagonali
- Lo Sfondo
- Simmetria
- Riempimento del fotogramma
- Profondità di campo
- Ritaglio
- Colori
LA REGOLA DEI TERZI
Dividendo l’immagine in terzi e ponendo il soggetto in uno dei punti di intersezione delle linee immaginarie ottenute, si ritiene che l’immagine risulti più dinamica (rispetto a una composizione che pone il soggetto al suo centro), ma armonica al tempo stesso. Al giorno d’oggi quasi tutte le macchine fotografiche sono dotate di mirino con una griglia di suddivisione in terzi per aiutare il fotografo.
I 4 punti di intersezione delle linee, detti anche punti di forza o interesse, sono dei punti in cui l’occhio dello spettatore con guarda inconsapevolmente con maggiore interesse rispetto all’area centrale di una fotografia, permettendo a chi guarda l’immagine di trovare con più facilita e chiarezza il soggetto principale della tua fotografia e nello stesso tempo costringendolo continuamente a togliere gli occhi dal soggetto per esplorare cioè che gli sta a lato.(cosa che invece non succede quando il soggetto è posto centralmente).
La regola dei terzi quindi, decentrando i soggetti, evita all’occhio di fermarsi, e in qualche maniera lo provoca ad esplorare l’intera immagine.
In alcuni casi come in immagini di paesaggi oltre ai punti di forza, andiamo a sfruttare anche le line, ponendo per esempio l’orizzonte sulla linea superiore o inferiore a seconda se vogliamo scegliere come elemento principale il cielo o la terra.
Nel caso dei ritratti, normalmente, devi prendere come punto di interesse da collocare secondo la regola dei terzi gli occhi del soggetto.
LE LINEE GUIDA
Se vogliamo ottenere uno scatto interessante oltre a fare attenzione alla regola dei terzi, dobbiamo fare molta attenzione alle linee guida che gli elementi che compongono lo sfondo vanno a creare. Cosa sono le linee guida? Sono degli accorgimenti compositivi che il fotografo utilizza per rafforzare gli elementi nella foto creando un percorso visuale che guida lo sguardo fino all’elemento principale dell’immagine.
Immaginare e vedere le linee guida all’interno di una foto che vogliamo effettuare è una cosa difficile che si acquisisce con la pratica ed esperienza, ma che una volta che è entrata nella nostra testa sarà molto semplice applicare.
Le linee guida possono essere di vari tipi, verticali, orizzonatali, aspirali, curve, oppure le più comuni e più semplici da usare sono le Diagonali.
LE DIAGONALI
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Dai risultati di diversi studi è emerso che come leggiamo i libri da sinistra a destra, anche quando visualizziamo una fotografia, la analizziamo alla stessa maniera.
Ecco quindi che la composizione ideale per sfruttare al meglio le linee diagonali sarebbe quella di avere una linea diagonale che parte dal basso a sinistra, ma nessuno vieta il contrario.
La diagonale può essere composta o dallo sfondo della nostra immagine cosi da ottenere un effetto più ampio di prospettiva e profondità ( guarda foto 1,2) o possono essere composte dal soggetto stesso come ad esempio una ferrovia o una strada fotografata dal davanti.
Se poi riusciamo ad applicare Le linee guida alla regola dei terzi abbiamo creato una foto perfetta dal punto di vista compositivo.
LO SFONDO
Uno degli errori più comuni quando si scatta una fotografia è non pensare allo sfondo e concentrarti solo sul soggetto.
In precedenza parlavamo di composizione, di linee, di regole, tutti fattori che fanno parte dello sfondo.
Lo sfondo è composto da elementi che devono integrare e arricchire il contenuto della fotografia e non mettere confusione e distrarre l’attenzione sul soggetto principale.
In alcuni cadi dove abbiamo possibilità di pensare e studiare lo scatto di effettuare, se ci troviamo in difficolta con gli elementi che ci sono intorno, possiamo optare per due soluzioni:
- Trovare uno sfondo neutro, uniforme, con elementi non identificabili che consentono di esaltare il soggetto principale.
- Possiamo scattare una foto con dei tele obbiettivi o comunque se possediamo focali con ampia apertura, mettendo a fuoco il soggetto principale rendendo lo sfondo sfocato il più possibile.
I migliori fotografi dicono “Un ottimo soggetto esige un ottimo sfondo”.
Un brutto sfondo rischia di rovinare l’immagine del soggetto, ad esempio oggetti, rami, alberi, colori troppo sgargianti rispetto al soggetto, ecc.. possono o sembrare parte integrante del soggetto o distrarre l’attenzione di chi la sta guardando verso il soggetto principale.
Prima di effettuare uno scatto ricordiamoci quindi di fare molta attenzione a tutto quello che circonda il soggetto principale e di cercare di applicare più regole possibili.
“In conclusione però dico sempre che ci sarà sempre qualcuno che ti dimostrerà con una foto che puoi infrangere le regole purchè sia fatto con criterio e che la foto abbia una storia da raccontare”.
SIMMETRIA
Per simmetria, nella fotografia, si intende l’equilibrio visivo tra due metà di un’immagine. Entrambi i lati dell’immagine hanno lo stesso peso, il che significa che la composizione è distribuita uniformemente. Un lato non risulta eccessivamente ingombrante rispetto all’altro. La simmetria crea una sensazione di armonia e rende un’immagine più piacevole da guardare.
La simmetria può essere di diverti tipi:
- simmetria orizzontale, quando la parte superiore della foto rispecchia la parte inferiore della foto, spesso usata in fotografi di paesaggi.
- Simmetria verticale, quando la parte destra destra rispecchia la parte sinistra della fotografia, spesso rappresentata nelle foto di architettura.
- simmetria radiale, quando ci riferiamo a figure circolari come ad esempio ragnatele o effetti spirali.
Ma non sempre quando parliamo di simmetria dobbiamo per forza avere un lato lo specchio dell’altro, ma possiamo anche avere oggetti diversi purché i due lati sono perfettamente bilanciati, come ad esempio negli scatti di oggetti, se vogliamo inserirne altri nello sfondo dobbiamo andarli a posizione in maniera bilanciata in entrambi e lati.
RIEMPIMENTO DEL FOTOGRAMMA
Riempire il fotogramma significa occupare tutto lo spazio della nostra fotografia dal soggetto principale.
Questa è una tecnica che ci permette di bypassare la regola dei terzi e tenere il soggetto centralmente, ma la cosa più importante è che ci permette di tenere l’attenzione e la concentrazione sul soggetto principale agli occhi di chi la sta guardando.
E’ una tecnica molto usata dal famoso fotografo Steve McCurry, che nella maggior parte dei suoi scatti incentra il soggetto per tutto lo spazio della fotografia, trasmettendo emozioni e raccontando una storia solo attraverso le espressioni, colori e occhi del soggetto.
PROFONDITA’ DI CAMPO
Per definizione, la profondità di campo rappresenta la zona in cui gli oggetti nell’immagine appaiono ancora nitidi e sufficientemente focalizzati, nonostante il piano a fuoco sia uno soltanto.
La profondità di campo dipende da 3 fattori:
- Apertura del diaframma
- Lunghezza focale
- Distanza dal soggetto
Nel primo caso (Apertura Diaframma), più piccola è l’apertura del diaframma (quindi un valore alto del fattore F), maggiore è la profondità di campo, di conseguenza più grande è l’apertura del diaframma ( quindi un valore più basso del fattore F),minore è la profondità di campo
Quindi, se distanza e focale sono invariate, scattando a F/4 avrai una profondità minore che a F/8.
In parole semplici avere una profondità minore significa avere uno sfondo più sfocato e viceversa più profondità di campo significa avere uno sfondo sempre più nitido.
Il secondo fattore è la Lunghezza Focale, maggiore è la lunghezza focale dell’obiettivo, minore è la profondità di campo, di conseguenza minore è la lunghezza focale dell’obiettivo, maggiore è la profondità di campo.
Ci sono dei casi in cui degli obbiettivi con lunghezza focale ridotta riescono ad avere una minore profondità di campo, cioè un effetto dello sfondo sfocato, questo perché la profondità di campo dipende anche dal terzo fattore (Distanza Dal Soggetto).
Per quanto riguarda la distanza dal soggetto possiamo dire che, più il soggetto messo a fuoco è distante, maggiore è la profondità di campo, più il soggetto messo a fuoco è vicino, minore è la profondità di campo.
Dobbiamo pero fare molta attenzione alla focale che andiamo ad utilizzare, perché per esempio nei ritratti se vogliamo ottenere un effetto bokeh cioè molto sfocato (profondità di campo ridotta), utilizzando una focale corta, avvicinando troppo il soggetto, richiamo di creare le cosiddette distorsioni ottiche ( visi gonfi, distorti, naso a pinocchio, ecc…).
RITAGLIO
Il taglio è un fattore da non trascurare, perché spesso ci permette di avere una visione più stretta e personale del soggetto inquadrato come ad esempio in un ritratto, purché sia fatto intenzionalmente e non per errore.
Abbiamo parlato di tante regole da applicare per ottenere una corretta fotografia, regole che una volta applicate potrebbero distruggersi in fase di post produzione, quando ci accorgiamo che abbiamo necessita di ritagliare una fotografia a seguito di una piccola distrazione in fase di scatto, un oggetto sui lati dello sfondo che ci distrae, una articolazione tagliata sulla giuntura, un piede o una testa tagliata solamente in una piccolissima porzione, rischiando di creare un brutto impatto su come gli spettatori la percepiscono.
La cosa che consiglio è cercare di avere la miglior inquadratura in fase di scatto per cercare di non effettuare un taglio in post magari perdendo qualità.
Ma non sempre è possibile fare questo perché spesso non disponiamo nella focale adatta o la distanza adatta.
Il discorso taglio è molto ampio perché i casi che ci possiamo trovare davanti sono tantissimi.
Molti degli errori di ritaglio vengono fatti su foto di ritratto, quindi possiamo dire che una buona regola pratica quando si ritaglia nella foto di ritratto, è che bisogna cercare i punti sul corpo del soggetto che forniscono una transizione naturale.
Ad esempio, nella metà inferiore del corpo, sotto il ginocchio, a metà coscia e in vita sono le aree ideali per impostare il ritaglio. Tuttavia, se intendi tagliare in vita, assicurati che le braccia e le mani della modella non scendano al di sotto della linea di taglio.
Spesso si ottiene una immagine più piacevole quando ritagliamo nella meta superiore del corpo.
Inoltre quando ritagliamo, facciamo molta attenzioni alle proporzioni standard di una fotografia che sono 2:3 per le reflex digitali e 4:3 per le compatte, fattori che possono variare se parliamo di social, ma questo è un discorso a sé.
COLORI
La scelta dei colori nella nostra fotografia non è un fattore da sottovalutare, possiamo avere una foto corretta dal punto di vista delle regole applicate, ma che può creare una visione confusa e gradevole dal punto di vista del colore.
Bisogna scegliere con cura, sia in fase di scatto, sia in fase di post, i colori da accostare al soggetto che si sta fotografando.
Molti fotografi amatoriali pensano che più colori si hanno meglio è, mentre invece una quantità enorme di colori può distrarre l’attenzione dal soggetto principale.
I colori fanno parte della nostra vita quotidiana e sono di fondamentale importanza nella comunicazione visiva. Quando guardiamo qualcosa nella vita reale siamo in grado di elaborarla e filtrare tutto quello che non ci interessa, compresi i colori, per poter dare un senso al mondo che ci circonda.
Nella fotografia è invece il fotografo che con lo scatto, deve eliminare tutto quello che non è importante, cercando di raccontare una storia e dare emozioni con i colori scelti perché come ben sappiamo ogni colori trasmette una sensazione diversa.
Colori rilassanti e leggeri come il blu e del verde emanano un senso di calma e di freddo. Quelli dello spettro del giallo, arancione, rosso sono invece caldi, aggressivi, ricordano il fuoco e li associamo a sentimenti simili. I colori che ricordano le tonalità della terra come le varie sfumature di marrone, ma anche di grigio, sono piuttosto neutri.
Ho appena citato alcune sensazioni, ma sono tantissime le emozioni e sensazioni associate a ciascun colore che ci circonda.
Quindi possiamo dire di scegliere e soffermarsi a pensare prima di effettuare uno scatto, sulla scelta dei colori degli abiti, degli sfondi, degli oggetti, di tutto quello che inseriamo nella nostra fotografia, naturalmente quando il tempo, la situazione o il budget ce l’ho permette.
Spero che questo articolo vi possa dare un piccolo spunto per fare chiarezza, migliorare la visione e la tecnica dei vostri scatti.
Naturalmente sono discorsi spiegati in maniera generale ma che possono essere approfonditi maggiormente.
“In conclusione però dico che ci sarà sempre qualcuno che ti dimostrerà con una foto che puoi infrangere le regole purché sia fatto con criterio e che la foto abbia una storia da raccontare”.
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